Benvenuti

Cari concittadini,
benvenuti nel blog dell' UDC sezione di Empoli. L'obiettivo di questo strumento è la sensibilizzazione e l'informazione del cittadino. Questo nuovo spazio non è solo una mezzo di propaganda a fini elettorali, ma il tentativo di riportare la politica al servizio del cittadino impegnandoci in prima persona. Un obiettivo arduo da raggiungere, ma noi prima come cittadini, poi come esponenti di un partito politico siamo pronti a metterci in gioco per raggiungerlo. Verranno pubblicate su questo blog tutte le iniziative prese dal nostro gruppo consiliare per migliorare la nostra città. Vi saranno anche altri richiami alla politica nazionale e regionale, perchè siamo consapevoli che la sinergia fra i vari movimenti territoriali sia importante per il raggiungimento di uno scopo comune. Siamo altresì convinti che sia fondamentale anche il dialogo con il cittadino e con l'elettore, ecco perchè è stato attivato un indirizzo e-mail dove rispondere alle vostre domande in un periodo di tempo breve: info@udc-empoli.com. Buona lettura.

venerdì 26 febbraio 2010

Adesione al Primo Marzo

"Come gruppo UDC empolese abbiamo ritenuto importante aderire all'iniziativa Primo Marzo 2010, una giornata senza di noi. Questo perché crediamo nel rispetto della persona e della vita umana senza discriminazioni, e rifiutiamo ogni forma di razzismo, specialmente se compiuto strumentalizzando l'identità religiosa.
Ci preme ricordare che tra le nostre idee di fondo c'è in primo piano l'accoglienza per qualsivoglia persona abbia bisogno e sia in difficoltà. Ricordiamo inoltre la nostra distanza politica dai partiti che portano avanti idee xenofobe, confondendo molto spesso la religione con il razzismo".


http://www.gonews.it/articolo_50075_LUDC-sostegno-agli-immigrati-alla-loro-manifestazione-marzo.html

Preferenze

http://www.gonews.it/articolo_50097_Regionali-Bosi-dellUDC-conflitti-sono-frutto-dellabolizione-delle-preferenze.html

Firenze
Francesco Bosi, candidato Udc per le  regionali

Regionali, Bosi dell'UDC: "I conflitti nel PdL sono frutto dell'abolizione delle preferenze"

Il candidato alla presidenza del partito di Casini rilancia: "Basta con questo consociativismo tra Popolo delle Libertà e PD, è una ragione in più per premiarci"
25/02/2010 - 17:17
"I clamorosi litigi e le reazioni polemiche degli esclusi, anche eccellenti, dalle liste del Pdl al consiglio regionale sono la prova provata che l'accordo Pd-Pdl sull'abolizione delle preferenze - che siamo stati gli unici a contrastare - è stato un grave errore che danneggia i partiti, i cittadini e la credibilità della politica".

Lo ha affermato in una nota il candidato alla presidenza dell'Udc Francesco Bosi. "Si potrebbe dire - ha aggiunto - 'Chi e' causa del suo mal pianga se stesso, se non fosse che il danno ricade su tutti e determina una caduta di credibilità diffusa presso il corpo elettorale che, da facili profeti, avevamo previsto. E' una ragione in più per premiare le nostre battaglie dicendo basta a questo consociativismo tra i due maggiori partiti che rappresenta una cappa insopportabile che danneggia la Toscana e i presupposti per il buon governo".
Fonte: ANSA

mercoledì 24 febbraio 2010

Programma UDC Toscana

I Punti del Programma


Famiglia

E' il nucleo fondamentale della società che va assumendo sempre più una funzione di ammortizzatore sociale in specie per i più deboli (bambini, anziani, disabili). In attesa che il quoziente familiare diventi legge nazionale – come da tempo promesso – la Regione deve svolgere un ruolo trainante a sostegno della famiglia, insieme ai comuni e alle province sostenendo la natalità ed i nuclei più numerosi. Si tratta di modulare i tributi, di propria competenza in base al carico familiare ed incrementare l'assistenza alla prima infanzia.



Sicurezza

E' un diritto fondamentale. Oltre che allo Stato anche la Regione e gli enti locali debbono farsene carico puntando sulla prevenzione, per esempio incentivando la videosorveglianza dei centri abitati come dissuasione ai reati.Gli immigrati sono persone e come tali meritano rispetto e pari dignità. E' innegabile che molti dei reati siano commessi da cittadini stranieri privi di mezzi di sostentamento.I CIE, centri di identificazione ed eventuale espulsione per chi non rispetta le leggi, sono necessari e vanno realizzati anche in Toscana.



Giovani, Lavoro, Impresa

Sostenere la formazione e l'orientamento dei ragazzi nelle scelte di studio facilita il loro accesso al lavoro. Vanno garantiti adeguati sgravi fiscali e incentivi a chi assume giovani e fornire aiuto alla ricerca ed all'innovazione tecnologica per industrie più competitive. Serve un corretto equilibrio tra lo sviluppo dei grandi centri commerciali e la tutela delle tradizionali attività artigianali e commerciali toscane che ci hanno resi famosi nel mondo.Si impone anche una più tenace lotta al mercato delle contraffazioni che in Toscana trova maggiore sviluppo.



Infrastrutture, Casa

La 'politica del No', cara alla sinistra rosso-verde, ha bloccato in Toscana la costruzione di una moderna rete di viabilità ed un efficiente sistema di aeroporti come nel caso di quello di Peretola, danneggiando così anche lo sviluppo degli insediamenti produttivi. Occorre adesso voltare pagina, dire basta a una legiferazione a getto continuo che ha prodotto lungaggini ed appesantimenti burocratici insopportabili per la crescita. Un retaggio ideologico ha prodotto leggi regionali che finanziano solo alloggi a canone agevolato. Occorre invece aiutare le giovani coppie nell'accesso alla proprietà della casa reperendo aree a prezzi contenuti e facilitando i piani di recupero dell'edilizia esistente.



Salute, Anziani, Sport

Una concezione solo pubblica dell'assistenza sanitaria ha prodotto un'espansione abnorme della spesa creando liste di attesa insopportabili. Si chiedono prestazioni rapide ed a prezzi più bassi per la specialistica e la diagnostica di base. Una corretta competitività fra sistema pubblico e privato, oltre a risposte più celeri ai bisogni, produrrebbe notevoli economie da utilizzare per le cure odontoiatriche e per gli anziani. Tre mesi di attesa sono troppi: proponiamo che non si superino trenta giorni. Il valore sociale della pratica sportiva, anche al fine della tutela della salute e della formazione individuale è universalmente riconosciuto e richiede più sostegno, oggi insufficiente, alle società sportive di base troppo spesso lasciate sole, sopportando enormi sacrifici.



Il Patto di rappresentanza

Il nostro sarà un programma che crescerà con l'andare avanti della campagna elettorale.

Durante i nostri incontri con le categorie economiche e sociali, proporremo un "Patto di rappresentanza": le proposte condivise entreranno a far parte del nostro impegno nei cinque anni di presenza all'interno della Regione Toscana.


www.francescobosi.com

Sondaggio: Udc al 6%

da Gonews.it

Toscana

Sondaggio Udc per le regionali: Rossi 56,3%, Faenzi 34,1%, Bosi 6,2 %

Interviste telefoniche su un campione di 3000 persone, strutturato per sesso, età e aree di riferimento
24/02/2010 - 14:31
Sondaggio commissionato dall'Udc sui candidati Presidenti per la Toscana. "Su un campione significativo di 3.000 intervistati - spiega in una nota il responsabile comunicazione Udc Gianluca Enzo Buono - Enrico Rossi ha raccolto il 56,3%, Monica Faenzi al 34,1% e Francesco Bosi al 6,2%. "La campagna elettorale - osserva Buono - è appena iniziata ma c'é un trend favorevole all'Udc, percepito come un partito capace di superare lo schema Pd-Pdl prospettando una nuova situazione per la Toscana.

L'on. Bosi è infatti già accreditato di quasi due punti percentuali in più rispetto ai risultati del partito alle Europee 2009". Il sondaggio, prosegue la nota, è stato effettuato dall'Istituto Lorien Public Affairs di Lorien Consulting secondo il metodo delle interviste telefoniche CATI ad un campione rappresentativo per sesso, età ed ampiezza centro. Il campione é stato di 3.000 cittadini strutturati per sesso, età, e aree di riferimento; la domanda riguardante è quella relativa al candidato Presidente e l'indagine è stata svolta fra il 5 e il 9 febbraio.
Fonte: ANSA

Francesco Bosi - Lettera ai Toscani


 
Lettera aperta ai Toscani

Ho accettato con entusiasmo di essere candidato alla presidenza della Regione Toscana, dopo la decisione del nostro Partito di presentarsi, per la prima volta, da solo in questa difficile ed importante competizione elettorale.
L'entusiasmo nasce dalla manifestazione di fiducia che mi hanno espresso tanti amici, da ogni provincia, chiedendomi un impegno in prima persona.
Accetto la sfida nella consapevolezza che un centro piu' forte sia, mai come adesso, un bene per la nostra regione.
Un centro, libero da condizionamenti di alleanze innaturali, che possa esprimere con vigore un progetto concreto d'innovazione nella gestione della cosa pubblica e possa difendere in Consiglio Regionale quei valori che oggi la società rischia progressivamente di smarrire.
Un voto all'UDC significa rendere piu' numerosa la nostra rappresentanza in Regione, significa dare piu' voce a chi non si rassegna all'egemonia politico-culturale della sinistra che dopo quarant'anni di potere senza alternanza mostra la corda e, troppo spesso, mortifica competitività e sviluppo.
Affrontiamo questa campagna elettorale, da soli, in piena autonomia, distinti da un cartello PD-PDL, che, con un patto incomprensibile ha approvato una legge elettorale che elimina il voto di preferenza e scoraggia le alleanze.
Abbiamo un'idea diversa rispetto a chi ha governato fino ad oggi la Toscana. Ma anche da chi dice, a parole, di voler cambiare le cose salvo poi fare scelte e imporre candidature che hanno come unico effetto quello di lasciare che niente possa cambiare.
Per una democrazia qualitativamente migliore, fra i due Poli opposti, deve potersi affermare un Centro forte che rompa questa stagnante situazione e ricrei mobilità nella politica, rilanciando il gusto della partecipazione, del confronto e dell'iniziativa. Solo questo potrà far respirare un clima nuovo in Toscana.
Credo nell'intelligenza dei toscani ed in particolare di quelli che auspicano un nuovo corso della Politica.
E' a questa Toscana che mi rivolgo perché faccia sentire alta la sua voce respingendo gli schemi vecchi ed usurati che allontanano dalla soluzione dei problemi alimentando nei cittadini solo false aspettative. L'occasione è il voto all'UDC.
Ecco il perché del mio impegno.
Come ho sempre fatto, metto a disposizione degli elettori l'esperienza che ho potuto maturare a Firenze, in Toscana ed in Italia con il mio lavoro al servizio delle istituzioni e dei cittadini.




On. Francesco Bosi

mercoledì 17 febbraio 2010

Spostarsi a Empoli - Servizio di Autobus - Linee e orari

Circolare urbana di Empoli, percorsi e orari.

Linee PiuBus, che collegano il Circondario Empolese Valdelsa:

ORARI FERIALI INVERNALI dal 01.09.2009 al 30.06.2010

ORARI FESTIVI INVERNALI dal 01.09.2009 al 30.06.2010

Politica e religione - di Franco Allegri

da Empolitica - Franco Allegri

17 Feb, 2010

POLITICA E RELIGIONE - Preferisco il cardinal Tettamanzi!

Scritto da: F. Allegri In: Politica in generale| Variee letto 12 volte.

POLITICA E RELIGIONE
Preferisco il cardinal Tettamanzi!
10/02/2010
Di F. Allegri
Torno a scrivere di religione e politica dopo che quasi 250 persone hanno letto il mio scritto a favore del crocifisso nelle scuole e nei locali pubblici.
Da vari mesi seguo i consigli comunali di Empoli e li illustro con articoli dettagliati e seguo l'attività di tutti i gruppi con il massimo di apertura che mi è possibile e forte dei principi democratici e pluralisti!
Non nascondo che il mio gruppo preferito è quello a 5 stelle che si ispira a Beppe Grillo, ma apprezzo anche le altre realtà e fra queste, da alcuni mesi, osservo con un occhio particolare il lavoro del gruppo UDC e del suo capo gruppo Gracci.
Quando questi cattolici intervengono in consiglio penso spesso alla mia tesi di laurea sulla fine dell'unità politica dei cattolici e medito sul rapporto tra teologia e politica.
Il mio pensiero si riassume nel titolo di questo scritto; il mio pensiero è: preferisco il cardinale Tettamanzi.
Sostengo la sua posizione nella polemica tra la Lega e la Chiesa Cattolica. Anzi è meglio dire che sono sempre contro la Lega, specialmente nella sua versione governativa. Quella di Roma ladrona qualche simpatia me la suscitava!
Non nego alla chiesa il diritto/dovere di intervenire nella vita politica di un paese e non credo che una fede possa essere solo rapporto con il trascendente!
Io sono tra i pochi che apprezzano Gracci quando fa politica con il vangelo, lo considero un modo nuovo per rigenerare l'esperienza politica cattolica e per riscattare i cattolici dalla vergogna della stagione delle tangenti e del dovere di governare una repubblica di frontiera con i comunisti alle porte. Sul tema dei cattolici in politica e sul rapporto fra politica e morale, ho sempre considerato illuminanti gli scritti dell'attuale cardinale di Milano.
Quando Gracci cita il vangelo vedo spesso dei consiglieri annoiati o sorridere, mi dispiaccio per loro che in altre occasioni si fanno forti di ideologie superate o peggio condannate all'eterna minoranza.
Tutti dovremmo comprendere che in Italia sono decisive oggi solo 2 idee politiche: il Berlusconismo o un cattolicesimo basato su principi millenari. Permettetemi di preferire la seconda ipotesi. Chi attende Di Pietro ha tanto da aspettare!
Per me la Chiesa che fa politica non sbaglia e non credo che debba temere i vari partitelli, di destra o di sinistra e nemmeno la Lega che talvolta appare come espressione di un cattolicesimo tradizionale. Per me non è così nella Lega vedo vecchi pensieri politici poveri e/o provinciali.
La Lega avrà nei prossimi mesi lo stesso problema di tutti i partiti che sono sopravvissuti alla prima repubblica: DOVRÀ NASCONDERE LA SUA IMPOTENZA NEI CONFRONTI DI QUESTA CRISI CHE CONTINUA A LOGORARE LE NOSTRE IMPRESE DEL NORD, DEL CENTRO E DEL SUD. Vedremo presto chi è popolare e chi no ed io ho una certezza: dopo la crisi avremo ancora la chiesa impegnata in politica e solo essa non avrà subito danni da questo periodo tragico.
Ad inizio dicembre 2009 il cardinale Tettamanzi tenne un'omelia abbastanza pesante e parlò di eresie politiche; fu senza dubbio un avvertimento per quelli che non rispettano la chiesa in quella città. Certamente le mie constatazioni si applicano male alla Toscana e alla Val D'Elsa, ma i miei rappresentanti politici dovrebbero meditare quanto scrivo perché la mia analisi va oltre le critiche alla Lega e diviene è una delle poche possibilità di capire i motivi che fanno della sinistra una minoranza perenne!
Voglio chiudere con una considerazione che capirete leggendo gli scritti del Professor Nappini, soprattutto quelli in attesa di pubblicazione.
Tra Lega e Chiesa prendo la chiesa, fra Vangelo e televisione prendo il Vangelo e se è vero che io ho capito la crisi meglio e prima di tutti, mi permetto di dirvi che le mie proposte sopravvivranno al diluvio! Anzi avrebbero potuto scongiurarlo, ma spesso le buone idee non hanno forza e anche questo concetto è pertinente rispetto al tema del rapporto fra Vangelo e politica!

lunedì 15 febbraio 2010

Intervento in Consiglio Comunale sull'ODG contro l'omofobia

Crediamo che vada deplorato con fermezza che le persone omosessuali siano oggetto di espressioni malevole o azioni violente. Simili comportamenti meritano la condanna ovunque si verifichino. Essi rivelano la mancanza di rispetto per gli altri, lesiva dei principi elementari su cui si basa una sana convivenza civile. La dignità della persona deve essere rispettata sempre, nelle parole, nelle azioni e nelle legislazioni.
La convivenza umana deve basarsi sul rispetto reciproco e dovrebbe riconoscere la dignità personale intrinseca ad ogni persona umana, in tutte le fasi della sua vita.
Ma riconoscere questa uguaglianza non deve significare indifferenza nei confronti delle scelte delle persone, e di riconoscimento del valore della pratica omosessuale, né si possono per questo negare le differenze che esistono tra omosessualità e eterosessualità, e non si può chiudere la questione sul piano clinico, come si vorrebbe fare oggi, in seguito ai pareri dell'OMS, che sono contrastanti con quelli di Freud.
Dal momento in cui l'OMS ha tolto l'omosessualità dalla lista delle malattie psichiatriche, si è ritenuto che definire malata una persona omosessuale significasse offenderla, e quindi assumere un atteggiamento intollerante. Viene quindi introdotto il termine omofobia per indicare un atteggiamento discriminatorio, equiparandolo al razzismo. Ci sono state risoluzioni europee contro l'omofobia, proponendo anche di effettuare una rieducazione verso chi ha idee non conformi al pensiero maggioritario.
Non si capisce perché, logicamente, definire qualcuno malato significhi offendere o discriminare. Se si dice ad un altro che è cardiopatico, al massimo si può essere in errore, ma non per questo si reca offesa. Una grave prassi che è necessario debellare è l'identificare un malato con una malattia, come avviene per esempio con la sindrome di Down. Una patologia non definisce una persona. Si può essere assolutamente contrari all'omofobia pur ritenendo l'omosessualità una malattia.
Ora, la medicina ufficiale non ritiene più, dagli anni Settanta, l'omosessualità una malattia, ma la inserisce tra le libere scelte personali. Ma se appunto rientra tra le libere scelte, stili di vita, modi di essere, al pari dell'eterosessualità, bisogna valutare se e come debbano essere tutelate le relazioni omosessuali.
Il rispetto delle persone non prescinde dagli stili di vita, ma non implica che si debbano condividere e apprezzare gli stili di vita altrui. Non significa essere intolleranti se non si condividono le scelte degli altri, e se si ritiene che non debbano godere di una particolare promozione. Che l'omosessualità non sia identica all'eterosessualità è evidente, ma se sono scelte o modi di relazione, si può dibattere sulla loro valutazione.
Il fatto che l'omosessualità non sia una devianza, una malattia, o una colpa, comporta che come tale possa essere valutata, apprezzata o biasimata. C'è chi non apprezza la pratica della castità e della verginità, e spesso chi pratica queste scelte è oggetto di derisione e scherno molto più spesso di quanto non lo siano gli omosessuali, ma non per questo si fanno leggi per tutelare chi vive in questo modo, o per rieducare chi è contrario.
Storicamente e attualmente ci sono stati abusi e ingiustizie nei confronti di persone omosessuali, e questo non deve più accadere. Ma non si devono assimilare queste ingiustizie alle valutazioni etiche sull'esercizio della pratica omosessuale, alla contrarietà ai matrimoni omosessuali, perché sarebbe ingiusto e lesivo della libertà di pensiero.
Se l'omosessualità è prassi normale come l'eterosessualità, deve essere discussa e valutata sullo stesso piano. E, come è lecito dibattere sulle varie pratiche eterosessuali, deve essere lo stesso anche per quello omosessuali.
E' essenziale quindi che il dibattito sull'omofobia non diventi un'occasione di creare una nuova intolleranza verso chi pensa in modo diverso.

venerdì 12 febbraio 2010

Intervista a Casini sulle alleanze

Interessante intervista di Libero a Casini sul tema delle alleanze: dopo l'esperienza delle regionali, Pier Ferdinando Casini ritiene meglio non fare più alleanze né con il PD né con il PDL.
Difendiamo i valori cristiani, contro la Lega e contro il laicismo.

Leggi l'intervista

lunedì 1 febbraio 2010

Assemblea regionale giovani UDC - sabato 30 gennaio

Video del Tgr: http://www.facebook.com/home.php#/video/video.php?v=1315438295058&ref=mf

Francesco Bosi candidato alla presidenza della Regione Toscana

Nella foto: Francesco Bosi e Francesco Gracci


martedì 26 gennaio 2010  

Regionali - Toscana: Casini, Pdl converga su nostro candidato

(ANSA) - FIRENZE, 26 GEN - 'Il nostro e' un candidato aperto: offriamo la candidatura di Francesco Bosi anche al Pdl, e speriamo che ci possa essere un loro impegno per realizzare un'alternativa'. Lo ha detto il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini che oggi a Firenze ha presentato il candidato del suo partito alla presidenza della Regione Toscana, l'onorevole Bosi.
Il leader centrista non ha escluso una 'possibile convergenza su Bosi da parte del Pdl', che non ha ancora ufficializzato il proprio candidato (che dovrebbe essere la deputata Monica Faenzi).
'In Toscana - ha aggiunto Casini - contestiamo una cattiva amministrazione: c'e' bisogno di cambiare. Qui c'e' un consociativismo fortissimo tra Pd e Pdl. L'Udc e' stato l'unico a contestare la legge elettorale regionale che e' scandalosa perche' spoglia gli elettori della possibilita' di scegliere (non esistono preferenze). Questa legge e' stata approvata, guarda caso, con una convergenza di volonta' tra opposizione e maggioranza'.
Casini ha poi risposto a domande dei giornalisti, fra le altre una sulla questione degli immigrati: 'Noi vogliamo accogliere, ma nella legalita'' ha spiegato.
Il candidato Bosi infine ha affermato che vuole raccogliere 'la delusione dei toscani per come e' stata amministrata la regione: credo che l'Udc abbia la capacita' di poter interpretare questo risentimento. Il centro e' candidato ad essere l'alternativa'. (ANSA).

In merito all'incidente di ieri

 Abbiamo appreso con tristezza del grave incidente avvenuto ieri in Piazza Guido Guerra, dove ha perso la vita un giovane ragazzo di Limite, fatto che ha coinvolto emotivamente molti cittadini, soprattutto i più giovani, anche se non conoscenti del ragazzo deceduto.
Come gruppo consiliare abbiamo redatto un ordine del giorno, con la richiesta che venisse inserito nella seduta del Consiglio Comunale in corso. La nostra richiesta all'Amministrazione, nello specifico, era rivolta alla messa in sicurezza dell'incrocio in maniera urgente, suggerendo come possibili soluzioni una rotonda, oppure l'abolizione della svolta a sinistra verso il Palazzo delle Esposizioni.
La discussione, per motivi regolamentari, non è stata inserita tra i lavori di questa seduta. Il Presidente del Consiglio Comunale, d'accordo con l'Assessore alla Sicurezza Civica e con il Presidente della Commissione Ambiente e Territorio, ha deciso che verrà convocata con urgenza una seduta della commissione apposita per discutere sull'argomento.
Fiduciosi in una positiva soluzione ci auguriamo che i giovani si pongano in un atteggiamento di prudenza anche quando sono alla guida di mezzi come i ciclomotori che sappiamo essere pericolosi in qualsiasi situazione, e che la messa in sicurezza delle strade cittadine sia sempre una priorità per la nostra Amministrazione.
Cogliamo l'occasione per porgere le più sentite condoglianze alla famiglia e agli amici di Matteo.

Gruppo UDC
Consiglio Comunale di Empoli
Francesco Gracci
Davide Pelagotti