Un ringraziamento all' Assessore Mori per aver rispettato i tempi promessi per l'iter formale e il percorso istituzionale vista la mole di lavoro necessaria.
Un ringraziamento allo staff dell'Ufficio Tecnico per il lavoro fatto e la consegna dei numerosi elaborati in tempi strettissimi.
Empoli ha bisogno di scelte e di soluzioni urbanistiche coraggiose visto la situazione in cui è, specialmente per quanto riguarda il centro storico dopo l'enorme errore della costruzione del centro commerciale alle porte della città.
Le scelte urbanistiche del passato hanno portato a nodi quasi impossibili da sciogliere condizionando la città: viabilità passante nord-sud attraverso le barriere della ferrovia e della FiPiLi, la Coop, le strade delle urbanizzazioni 70-80, la programmazione urbanistica scappata di mano all'Amministrazione e da poteri forti che hanno concluso in altro modo forzando quelle che erano state le scelte dell'Amministrazione sul PRG: polo tecnologico, zona sportiva e zona commerciale est, disparità di trattamento tra le varie destinazioni. Noi abbiamo sempre i sottopassi del dopoguerra e pensiamo e spendiamo molto per una strada ovest-est quando poi mancano i collegamenti nord-sud. Non abbiamo, se non in un caso, saputo trattare con le ferrovie pur avendo la terza stazione della Toscana come numero di utenti passeggeri e non siamo andati avanti nel progetto di permettere l'ingresso della stazione agli utenti delle ferrovie anche da sud, per non far attraversare, dal traffico proveniente dal Valdorme e Montespertoli, il nostro sottopasso maggiore e tutta piazza della stazione per trovare un parcheggio; e la cosa peggiorerà con la stazione degli autobus.
Noi abbiamo il dovere, essendo Empoli attualmente il capoluogo dell'Unione dei Comuni, di favorire tutti i cittadini degli altri Comuni, specialmente i pendolari, creando e aumentando la possibilità di sosta in modo che possano usufruire della ferrovia.
Per quelli vicini è quasi obbligatorio usare le piste ciclabili, ma coloro che vengono dagli altri Comuni o da lontano non hanno possibilità di usare le piste ciclabili ed è da incoscienti pensare che un lavoratore pendolare arrivi in bicicletta da Cerreto, Vinci, Limite, Montespertoli, ecc. e quindi bisogna avere per questi la stessa premurosa accoglienza che deve esserci per i migranti. Visto e considerato che il trasporto pubblico su gomma ha notevoli difficoltà a servire tutti e a tutte le ore.
Non invidio l'Assessore Mori che si è trovato a lavorare su un campo minato, in ritardo rispetto ai tempi burocratici di Leggi Regionali inutili e troppo complesse.
I cittadini, come sempre hanno aspettato con pazienza i comodi della politica e devo dire, che l'assessore, ha fatto anche troppo, sicuramente è stato difficile riorganizzare sia l'Ufficio Tecnico, sia lo sfilacciamento creato nel tessuto urbano, nella viabilità e soprattutto nelle collocazioni, da parte delle Amministrazioni precedenti, di strutture commerciali, troppo vicine al centro storico della città e con questo interferenti e condizionanti.
Ora è difficile correggere l'insieme e non è che, togliendo alcuni problemi provenienti dal passato, si riesca a cambiare le cose. Vorremmo che venissero eseguite correzioni drastiche e coraggiose che possano eliminare o aggiungere alcuni elementi importanti di disturbo o mancanti o che possano inficiare, compromettere o condizionare anche giuste scelte urbanistiche in atto.
Se è vero che i posti di lavoro si trovano solamente creando prima gli imprenditori che sappiano scegliere e creare un prodotto nuovo che a Empoli si stenta a vedere e che, salvo i gelati, prima era il vetro verde e artistico e le confezioni; ora può essere l'elettronica, il software, la meccanica automatizzata, l'industria del nastro, della plastica o dell'espanso, eppure abbiamo coperto quasi con vergogna una possibile zona tecnologica, allontanando così nel tempo la possibilità di insediamenti di altre industrie innovative. Abbiamo sentito parlare di nanotecnologie, ma niente è andato avanti.
Vorremmo un'amministrazione attiva, che va a offrire alle categorie le possibilità di intervento, che va a trattare con gli enti e le società da posizioni di forza per la città, che sprona le banche a far affluire il denaro, onde contribuire a risollevare, ricominciare o iniziare nuove attività. Se non si capisce questo e non ci si da fare per questo, la politica ha fallito, l'Amministrazione ha fallito in quanto non ha spinto abbastanza e soprattutto non ha fatto il suo dovere.
Noi dell'UDC avevamo dato alcuni suggerimenti per migliorare la viabilità della nostra città, ma poco è stato recepito, fatto e inserito nelle nuove previsioni, i nodi rimangono e vengono man mano al pettine.
Il centro storico è diventato un ricovero per pochi empolesi e per molti stranieri, un albergo diffuso e pieno di problemi sia a livello sociale, sia a livello economico dove le persone che vi abitano sono di passaggio.
Nel progetto del nuovo Piano Regolatore per i prossimi 5 anni un giudizio quindi di "normale manutenzione" ma senza nessuna decisione innovativa e coraggiosa da poter dire "Empoli non è una città in declino, ma una città che apre nuovi orizzonti anche agli altri Comuni dell'Unione. Un esempio, in questo momento,è Pontedera, che pur essendo meno importante di Empoli, ha trovato una collocazione centrale nella zona, ha un centro storico con negozi eleganti, ha un centro commerciale con varie catene di vendita, un cinema con molte sale, noi abbiamo perso il pluralismo e stiamo perdendo anche gli ultimi posti a sedere. Dobbiamo riprenderci l'orgoglio empolese degli anni passati, ridisegnare la città, correggere gli errori, aprirsi al futuro prossimo venturo, altrimenti saremo solo succubi di questo lento declino che ci sta avvolgendo.