Chianciano, l'intervento di Pier Ferdinando Casini
Chianciano - Stati Generali del Centro
13 settembre 2009
Grazie, grazie, grazie a tutti.
Grazie all'organizzazione, grazie soprattutto ai giovani che hanno lavorato in questi giorni, grazie alle donne, a Marisa Fagà e consentitemi di dire un grande grazie, spero che sia la standing ovation della giornata, ad Antonio De Poli che ha fatto un lavoro straordinario.
Grazie ai nostri coordinatori nazionali ed è molto bello che a questo tavolo ci siano quattro personalità come Savino Pezzotta, Ferdinando Adornato, Rocco Buttiglione e Lorenzo Cesa, che vengono da esperienze diverse, da storie personali diverse. Questo non la riteniamo una debolezza, ma la riteniamo una forza, non di un partito nuovo, ma di un nuovo partito, che è una questione sostanzialmente diversa, che noi stiamo fondando oggi, ma questa è solo la prima pietra, la costruzione non potrà che ultimarsi con i tempi della politica, coi tempi necessariamente connessi anche alle grandi questioni, pensiamo ad esempio all'appuntamento delle elezioni regionali tra qualche mese.
Io debbo dire la verità, sono contento di quello che ho visto qui, prima di tutto un aspetto non banale: qui ci sono state 2000 persone che dal mattino alla sera, per dieci ore hanno sentito i dibattiti, in un momento in cui la crisi della politica avvolge tutti, non è banalissimo che si abbia ancora la voglia di discutere e non è banalissimo che qui ci sono persone diverse, persone che vivono un'esperienza di partito, persone che vivono un'esperienza di mondo cattolico, persone che animano movimenti, personalità che vengono da una tradizione liberal-democratica che non confligge in alcun modo con la nostra perché oggi esistono valori condivisi e nessuno può pensare di riformare una forza politica rialzando steccati che in qualche modo sono antistorici e che nessuno, tanto meno il mondo cattolico, ha interesse a coltivare.
Io ho sentito discorsi splendidi, non solo quelli di tanti giovani tra cui evidentemente metto al primo posto Ciriaco De Mita perché in termini di maturità sembra il più giovane, ma discorsi come quelli di Riccardi ieri, una straordinaria testimonianza di una personalità che ha vinto il premio Carlo Magno e che per il suo europeismo e per il suo radicamento nel cattolicesimo contemporaneo, non è una figura banale.
Vorrei ricordare quelle persone, tante, che hanno creduto al nostro progetto politico, naturalmente non posso che fare degli esempi. Non è banale che ci sia tra di noi una personalità scomoda come Magdi Cristiano Allam, o che ci siano personalità che noi sentiamo evidentemente già da tanto tempo come nostri militanti e amici come Carlo Casini e il suo Movimento per la Vita.
Vedete, vorrei arrivare alla sostanza, ringrazio anche che mi sia stata data la possibilità parlando prima del previsto, di essere sereno nel poter sviluppare il mio ragionamento.
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