L'esempio dell'approvazione del regolamento ecologico ambientale del Comune di Vinci.
Nel momento in cui un Comune approva qualcosa che può far riferimento all'assetto istituzionale anche degli altri Comuni deve cominciare a pensare, prima di portarlo all'approvazione, come fare per renderlo comune anche agli altri Enti aggregati nell'Unione. Se così non è, o l'unione dei comuni è una grande presa in giro e non serve specialmente se fatta in questo modo, oppure ci si consulta, ci si confronta sui terreni più importanti e alla fine si approva qualcosa che è veramente Comune come è stato fatto in altre occasioni. Sembra semplice, si poteva aspettare uno o due mesi di più e poi approvare il regolamento ecologico ambientale di tutta l'unione dei comuni.
Bisogna anche pensare che per la semplificazione, la sburocratizzazione i regolamenti e le leggi devono essere in numero molto minore, soprattutto non intervenire ora specialmente in questo momento di crisi per il settore edilizio. Abbiamo visto anche sui giornali l'appello a pagamento dell'Unione Geometri Toscani sulla nuova legge che dovrebbe sostituire la 1/2005.
La gente non ne può più dei troppi regolamenti, leggi, normative; poi con le regioni che legiferano anche nei campi di cui non si vedono le competenze, se tutti gli italiani devono essere uguali; non si capisce come nell'assemblea stato-regioni non ci si possa mettere d'accordo su determinati punti (grazie alla riforma del titolo V della Costituzione Italiana).
Succede questo anche nell'Unione dei Comuni in modo da riuscire a costruire dei regolamenti necessari e condivisi su tutto ed in modo da poter semplificare e sburocratizzare. Ogni dirigente o sindaco o assessore o consigliere comunale devono lasciare il loro marchio e fare il loro tema spendendo così anche soldi inutili per la comunità. Se ognuno si accontentasse delle cose essenziali e basilari, non ci sarebbe bisogno di cento cose diverse, nella moda può andare bene, ma dove c'è solo da capire le leggi o regolamenti, come farli e applicarli, non importa ricamarli, ma renderli essenziali e soprattutto semplici. Uno uguale per tutti, spendendo una volta sola i soldi dei cittadini.
Sto pensando qual' è il programma dell'Unione per i vari Comuni, non so se è stato fatto o è stato fatto solo per alcuni settori; ma un programma di gestione e organizzazione della gestione condivisa e approvato non esiste e allora mi viene da chiedere:
ma l'Unione dei Comuni serve davvero?...
Emilio Cioni
Capogruppo UDC nell'Unione dei Comuni
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