Dopo il convegno a Pontedera sull'Unione dei Comuni della Valdera anche se non totalmente positivo nel suo complesso, ma più sentito e con più presenze è inutile uscire sulla stampa con toni trionfalistici, è inutile nascondersi dietro paraventi inutili, la conferenza sul mercato del lavoro dell'empolese-valdelsa quest'anno è stata politicamente un fallimento.
Mentre negli anni passati aveva attirato molte persone e personalità quest'anno era deserta, mancavano tutti, sembra che il lavoro, nel momento in cui la forza lavoro impiegata ha raggiunto i minimi storici, non interessi più a nessuno e soprattutto non interessi ai componenti della Giunta ed al Presidente dell'Unione dei Comuni.
Ma ci vogliamo credere all'Unione dei Comuni oppure no? Se non ci credono i componenti più importanti come facciamo a dare l'esempio agli altri, ai cittadini che (ed è stato verificato) conoscono ancora poco l'Ente Unione dei Comuni e specialmente quella dell'Empolese Valdelsa. Credo che debba essere fatta una promozione massiccia e importante dell'Unione altrimenti rimane nel limbo come è stato fino ad oggi per il vecchio Circondario nella sua vita trascorsa.
E' inutile enumerare le mancanze dei rappresentanti politici, della componente decisionale per lo sviluppo della zona , componente che come maggioranza dovrebbe progettare, preparare e trovare quali possono essere i metodi per migliorare il mercato del lavoro e l'economia della zona. L'Unione dei comuni era rappresentata solo dal Sindaco Occhipinti, addetto nell'Unione dei Comuni al mercato del lavoro, meno male che c'era Giannassi,della CNA che ha cercato di far capire la situazione di degrado pericoloso in cui si trova tutta la zona rappresentata dall'Unione, mancava l'ascolto di una rappresentanza del Consiglio Regionale, della Provincia, ecc…e guardate bene, si parlava di lavoro; era un quadro di una situazione allarmante, disastrosa, e con tutto questo la politica era assente, molto probabilmente a molti tutto ciò o non interessa, pensano alle poltrone, oppure pensano che le cose debbano aggiustarsi da se, anche se sappiamo bene che questo non è vero, anzi ci vuole uno sforzo ancora più grosso per ritornare competitivi in tutti i settori.
E' inutile far analisi, oggi ci vogliono le soluzioni. Bisogna ritrovare gli imprenditori che iniziano nuove attività, che rischiano, soprattutto nel momento attuale, bisogna inventare di nuovo il lavoro, i prodotti, soprattutto non ci possiamo accontentare di quello che abbiamo fatto fino a oggi, abbiamo bisogno di più slancio ed impegni sburocratizzando e semplificando tutto il mercato del lavoro, per rimetterlo in piedi, farlo diventare competitivo, moltiplicarlo e aumentare quella produzione che oggi ristagna e non da più soddisfazioni a nessuno.
Emilio Cioni
Capogruppo UDC nell'Unione dei Comuni
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