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benvenuti nel blog dell' UDC sezione di Empoli. L'obiettivo di questo strumento è la sensibilizzazione e l'informazione del cittadino. Questo nuovo spazio non è solo una mezzo di propaganda a fini elettorali, ma il tentativo di riportare la politica al servizio del cittadino impegnandoci in prima persona. Un obiettivo arduo da raggiungere, ma noi prima come cittadini, poi come esponenti di un partito politico siamo pronti a metterci in gioco per raggiungerlo. Verranno pubblicate su questo blog tutte le iniziative prese dal nostro gruppo consiliare per migliorare la nostra città. Vi saranno anche altri richiami alla politica nazionale e regionale, perchè siamo consapevoli che la sinergia fra i vari movimenti territoriali sia importante per il raggiungimento di uno scopo comune. Siamo altresì convinti che sia fondamentale anche il dialogo con il cittadino e con l'elettore, ecco perchè è stato attivato un indirizzo e-mail dove rispondere alle vostre domande in un periodo di tempo breve: info@udc-empoli.com. Buona lettura.

mercoledì 30 dicembre 2009

IL CROCIFISSO DELLA “DISCORDIA”

A margine di quanto è accaduto nella sessione del consiglio Comunale di Empoli del 28 dicembre in merito al nostro O.d.G. sulla “questione” crocifisso, mai avremmo immaginato che si sarebbero scatenate violente reazioni da parte della maggioranza (rectius: del PD) su un tema così delicato e in quanto tale al di sopra degli stessi schieramenti politici da presentare un emendamento del tutto uguale e contrario al tempo stesso rispetto al nostro.
In questo emendamento si puntualizzava la strumentalizzazione politica che “l’esposizione del crocifisso nei luoghi pubblici e nelle scuole” veniva ingenerato dalla nostra richiesta che, ribadiamo, voleva solo mirare ad evidenziare che l’esposizione di questo simbolo, come autorevoli esponenti di tutti i partiti politici e di tante altre religioni (compreso i musulmani), non lede la dignità e la sensibilità di nessun cittadino. Sono volate accuse di “fondamentalismo insensato”, di “caccia alle streghe”, rievocando il passato, il tempo delle crociate, dell’inquisizione e tutti i danni che il potere temporale della Chiesa ha portato.
Avremmo potuto rispondere con gli stessi toni a queste obiezioni parlando dei danni prodotti da “patologie” politiche come il nazismo, il fascismo e spiegando che in fondo il messaggio di Colui che si trova su quel crocifisso era un altro, che se la donna non è più considerata un oggetto ma ha pari dignità rispetto all’uomo lo si deve proprio agli insegnamenti di Gesù Cristo, che è stato il primo a condannare i padroni che non davano la “giusta mercede” agli operai. L’evoluzione culturale e l’emancipazione poi si deve ai monaci cristiani che hanno impregnato l’Europa con i valori cristiani. Ci sarebbe piaciuto far comprendere, anche a chi è ateo, che il messaggio cristiano è universale e non può essere prerogativa di nessuna parte politica, che in quell’O.d.G. non c’era nessun tentativo di “propaganda elettorale” perché nessun partito si può arrogare il diritto di rappresentare le “vere” istanze dei cattolici e che non è certamente in discussione il principio di laicità dello stato su cui certamente convergono i rappresentanti dell’U.D.C. e del P.D.L.
Tutto ciò però non rispondeva a quello che era l’argomento posto in questione dal nostro O.d.G., volevamo solo trovare una soluzione condivisa fra tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio Comunale che ribadisse quello che rappresenta il “Crocifisso”, sia per i credenti che per i non credenti.
Ci rammarichiamo per non esserci riusciti e per l’occasione persa.

Francesco Gracci
Gruppo U.D.C.

Alessandro Borgherini
Gruppo P.D.L.

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