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Cari concittadini,
benvenuti nel blog dell' UDC sezione di Empoli. L'obiettivo di questo strumento è la sensibilizzazione e l'informazione del cittadino. Questo nuovo spazio non è solo una mezzo di propaganda a fini elettorali, ma il tentativo di riportare la politica al servizio del cittadino impegnandoci in prima persona. Un obiettivo arduo da raggiungere, ma noi prima come cittadini, poi come esponenti di un partito politico siamo pronti a metterci in gioco per raggiungerlo. Verranno pubblicate su questo blog tutte le iniziative prese dal nostro gruppo consiliare per migliorare la nostra città. Vi saranno anche altri richiami alla politica nazionale e regionale, perchè siamo consapevoli che la sinergia fra i vari movimenti territoriali sia importante per il raggiungimento di uno scopo comune. Siamo altresì convinti che sia fondamentale anche il dialogo con il cittadino e con l'elettore, ecco perchè è stato attivato un indirizzo e-mail dove rispondere alle vostre domande in un periodo di tempo breve: info@udc-empoli.com. Buona lettura.

domenica 18 ottobre 2009

L'Udc interroga su Tia e ospedale

Due richieste al sindaco per conoscere le politiche ambientali e la situazione del plesso di via Boccaccio

da Gonews - 17/10/2009 - 15:56


L’UdC in consiglio comunale a Empoli interroga il sindaco Luciana Cappelli sul tema della maggiorazione della T.I.A chiedendo quali siamo le misure che l’Amministrazione intende prendere per aumentare le porzioni di rifiuti che vengono riciclati in modo da non far incorrere i cittadini in inutili sovrattasse.

“Crediamo – scrive Francesco Gracci – che una campagna ed una educazione più completa e capillare eseguite dalla partecipata Publiambiente, che fino ad oggi ha avuto notevoli carenze su questo fronte, possa essere di notevole aiuto ai cittadini. In attesa della raccolta “porta a porta”, che dovrebbe dare migliori risultati rispetto a quelli raggiunti fino ad oggi, attendiamo di conoscere quali sono gli interventi educativi che devono essere eseguiti da parte dell’Amministrazione.



Anche la sanità nel mirino dell’UdC con un’altra interrogazione sul nuovo ospedale. “Si chiede al Sindaco e all’Amministrazione Comunale cosa intenda fare per migliorare i servizi erogati ai cittadini a tutela della salute in relazione al Nuovo Complesso Ospedaliero di Empoli. Si richiede anche quali sono i programmi e le funzioni della Società della Salute, il ruolo che deve svolgere per i cittadini e come mai i servizi che dovrebbe erogare nell’ambito del sociale poi vengono di nuovo delegati alla A.S.L. 11”.

giovedì 15 ottobre 2009

Tripode dei cristiani in politica

Difesa della vita, famiglia e libertà di educazione: principi per i cristiani in politica


CITTA' DEL VATICANO, giovedì, 30 marzo 2006 (ZENIT.org).- Ci sono tre principi non negoziabili per la Chiesa e i cristiani nella vita pubblica, ha spiegato questo giovedì Benedetto XVI: la difesa della vita, il riconoscimento della famiglia e la libertà di educazione.

Il Papa lo ha detto a circa cinquecento parlamentari del Partito Popolare Europeo, che hanno celebrato a Roma il loro congresso continentale.

Nel suo discorso, con il quale ha risposto alle parole di saluto del presidente del gruppo parlamentare, Hans-Gert Poettering, il Santo Padre ha iniziato rivendicando il diritto dei rappresentanti religiosi ad esprimere i loro principi in una società democratica.

"Quando le Chiese o le comunità ecclesiali intervengono nel dibattito pubblico, esprimendo riserve o ricordando principi, non stanno manifestando forme di intolleranza o interferenza, perché questi interventi cercano unicamente di illuminare le coscienze, affinché le persone possano agire liberamente e con responsabilità, in base alle autentiche esigenze della giustizia, anche se questo può entrare in conflitto con situazioni di potere e di interesse personale", ha spiegato.

Passando ad analizzare in particolare gli interventi pubblici della Chiesa cattolica, la sua massima guida ha osservato che il suo interesse "si centra sulla protezione e sulla promozione della dignità della persona e per questo presta particolare attenzione ai principi che non sono negoziabili".

Con la chiarezza di un professore, il Pontefice ha enunciato questi principi:

- "protezione della vita in tutte le sue fasi, dal primo momento del suo concepimento fino alla morte naturale";

- "riconoscimento e promozione della struttura naturale della famiglia, come unione tra un uomo e una donna fondata sul matrimonio, e la sua difesa di fronte ai tentativi di far sì che sia giuridicamente equivalente a forme radicalmente diverse di unione che in realtà la danneggiano e contribuiscono alla sua destabilizzazione, oscurando il suo carattere particolare e il suo ruolo sociale insostituibile";

- "la protezione del diritto dei genitori ad educare i loro figli".

Benedetto XVI ha constatato che "questi principi non sono verità di fede", perché "anche se sono illuminati e confermati dalla fede" "sono insiti nella natura umana, e pertanto sono comuni a tutta l'umanità".

"L'azione della Chiesa nella loro promozione non è quindi di carattere professionale, ma si dirige a tutte le persone, indipendentemente dalla loro affiliazione religiosa", ha affermato.

Quest'opera di difesa degli aspetti fondamentali della dignità umana, ha concluso, non dovrebbe essere realizzata solo dalla Chiesa. Di fatto, "è ancor più necessaria nella misura in cui questi principi sono negati o fraintesi, perché in questo modo si compie un'offesa alla verità della persona umana, una grave ferita provocata alla giustizia stessa".


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martedì 13 ottobre 2009

Consiglio Comunale - Dichiarazioni ISEE - Comunicato Lista Civica Empoli a 5 stelle

Sui controlli ISEE il consiglio comunale si blocca. Tutti d'accordo meno che il PD

La lista civica 'a 5 stelle' racconta la discussione della mozione del PdL: alla fine solo i democratici restano in aula, gli altri abbandonano

"Quello che è successo ieri sera in consiglio comunale ad Empoli ha secondo noi dell'incredibile.


L'ordine del giorno al punto 7 prevedeva una mozione presentata dal gruppo consiliare PDL relativa a verifiche dichiarazioni ISEE di coloro che richiedono agevolazioni.
La mozione è sostanzialmente copia dell'informativa data dal sindaco di Montelupo F.no Mori (PD) attraverso il giornale Montelupo Informa di cui troviamo copia QUI.


Il documento ci trovava sostanzialmente favorevoli, in un momento di crisi ogni segnale che si può dare verso chi omettendo dalla dichiarazione beni o redditi sottrae agevolazioni a chi ne ha veramente bisogno è senza dubbio da condividere.


Durante la discussione Marconcini, nel suo ultimo consiglio, propone un ODG per arricchire la mozione. Ne riportiamo il testo vista la sua semplicità e brevità:


'Rilevato che nella nostra città potrebbero realisticamente esserci degli abusi e delle inesattezze rispetto alle dichiarazioni ISEE relativamente a richieste di contributi o esenzioni.
Definito che esistano strumenti adeguati ed efficaci ad un controllo serio e particolareggiato.
Il consiglio comunale delibera di:
Dare mandato al sindaco e alla giunta di iniziare al più presto un serio efficace e puntuale controllo allo scopo di eliminare queste pratiche elusive anche attraverso il coinvolgimento di agenzie private specializzate'.



L'ODG di Marconcini trova un ampio consenso. Attenzione ai nomi, i nomi sono importati. Firmano il documento: Lista Marconcini, Comunisti Uniti, PDL, UDC, Empoli a 5 Stelle, Italia dei Valori.


L' ampio consenso, che va dai comunisti al PDL all' IDV, è dovuto alla semplicità della proposta: si dà mandato alla giunta di svolgere come meglio crede dei controlli che si possono inquadrare in quell'ampio scenario della lotta all'evasione fiscale, perché alla fine di questo si tratta.


Apriti cielo. Discussioni su discussioni sull'opportunità, sulla possibilità, sugli strumenti che il comune può mettere in atto per compiere questi controlli. La maggioranza (PD) propone e vota con l'abbandono dell'aula di tutta l'opposizione le seguenti modifiche al precedente ODG.


Emendamento ordine del giorno:
•    Togliere "iniziare" e inserire "continuare"
•    Togliere "al più presto"
•    Togliere " anche attraverso il coinvolgimento di agenzie private specializzate"



Le parole sono importanti, anni fa aggiungendo "e assimilate" ad una legge sono stati spostati 30 miliardi di € dalle energie rinnovabili agli scarti del petrolio.
Qui la parola importante è "iniziare" sostituita con "continuare" che non prevede la messa in atto di nuovi strumenti, il che vuol dire che impegna la giunta al nulla.
La cosa quasi comica a questo punto è che doveva poi essere votata la mozione alla quale erano legati i vari ODG ed emendamenti. Il PD vota contrario e quindi non passa né la mozione, né gli ordini del giorno presentati, votati ed approvati.


Quelle racchiuse in queste poche righe sono 4 ore di consiglio comunale, che in pratica non hanno raggiunto alcuno scopo se non un fiume di parole, nemmeno quello di dare un monito ad eventuali "furbi" che i soldi (che sono pochi ed in caso di crisi a maggior ragione) devono andare a chi ne ha veramente bisogno".

Lista Civica Empoli a 5 Stelle

Consiglio Comunale - Dichiarazioni ISEE

Dichiarazioni ISEE: PdL e UdC sorpresi. "Perché non si vuole controllare chi ottiene benefici dal comune?"

"Abbiamo difeso il diritto dei più deboli ad essere tutelati dall'amministrazione pubblica. C'è troppa faziosità nei consigli comunali"

Siamo sorpresi del comportamento della maggioranza sulla mozione presentata dal Gruppo PDL , subito sostenuta anche dal Gruppo UDC e dal Gruppo Lista civica a 5 stelle

Tale mozione, fra le altre cose, richiedeva un impegno della Giunta per favorire maggiori controlli sulle dichiarazioni ISEE dei cittadini Empolesi che richiedono, a qualsiasi titolo, di accedere alle agevolazioni economiche concesse a quei nuclei familiari con redditi bassi sui servizi quali la mensa scolastica, il trasporto pubblico a scuola, le agevolazioni allo studio e di copertura dei costi dei libri di testo. Tale dichiarazione è necessaria per accedere alla valutazione se si ha diritto o meno a certe agevolazioni.

In questo atto presentato in Consiglio Comunale - precisano gli esponenti del PDL e dell'UDC - noi non chiedevamo altro che la promozione da parte del Comune, come peraltro ha già fatto Montelupo Fiorentino,di maggiori controlli  sulle dichiarazioni effettuate dai cittadini, non tanto, come è stato insinuato, per mancanza di fiducia nei confronti dei cittadini, ma piuttosto per garantire che i fondi pubblici stanziati specificatamente su questi contributi non siano assegnati a coloro che non ne hanno effettivamente diritto, ne reale bisogno.

Dai controlli effettuati nel Comune di Montelupo, ad esempio nei primi mesi del 2009 su 279 dichiarazioni presentate, ne sono state controllate 72 e su queste sono stati individuati ben 37 trasgressori, 3 hanno ritirato la domanda e solo 34 si sono presentati a rispondere alle richieste dell'amministrazione dimostrando che la propria dichiarazione era vera. Dunque oltre il 40 % dei controllati non aveva dichiarato il vero, sottraendo risorse pubbliche a sostegno delle situazioni di disagio economico e sociale. Perché il Comune di Empoli non vuole andare fino in  fondo su questa storia? Abbiamo chiesto delucidazioni sui controlli effettuati dall'Ente Empolese, senza ottenere risposte precise, fondate su dati effettivi. Per quale motivo la maggioranza si è vista costretta, dopo un parere iniziale addirittura  contrario sulla mozione, a presentare un ordine del giorno praticamente uguale al nostro. Perché si gioca con il diritto dei cittadini ad essere tutelati? Pensavamo che richiedere maggiori controlli fosse nell'interesse di tutti. Invece abbiamo assistito ad un brutto spettacolo dal quale abbiamo dovuto registrare non solo la presentazione di un ordine del giorno fotocopia rispetto al nostro, ma anche ad un sostanziale "arrampicarsi" sugli specchi della maggioranza che ha di fatto mancato verso quei cittadini che in questa occasione avrebbero dovuto essere tutelati da controlli.

I cittadini dovrebbero essere presenti alle sedute del Consiglio Comunale per accorgersi quanta faziosità si porta avanti addirittura nei consessi elettorali, in barba all'interesse del popolo sovrano di essere garantiti e tutelati. Noi a questo gioco non ci stiamo e continueremo in ogni sede a garantire rappresentanza a tutti quei cittadini che si sentono discriminati dall'assegnazione di tali contributi e che ogni giorno si scontrano con un sistema che continua ad essere troppo autoreferenziale e mancante delle minime volontà di controllo.

Fonte: Gruppi consiliari PdL e UdC Empoli

martedì 6 ottobre 2009

Registro testamento biologico a Firenze

da Avvenire - 6/10/2009

BIOETICA E POLITICA

Testamento biologico
Lo «strappo» di Firenze

Il Comune di Firenze istituirà un registro dei testamenti biologici: lo prevede una delibera approvata ieri con 26 voti favorevoli e 18 contrari. Hanno votato sì i consiglieri della maggioranza (Pd), con l'eccezione del vicepresidente dell'assemblea Salvatore Scino, Massimo Fratini e Antonio De Crescenzo. Favorevoli anche i consiglieri dei gruppi "Spini per Firenze" e "Perunaltracittà". Contraria invece l'opposizione con i consiglieri del Pdl e del gruppo "Firenze c'è". Il sindaco Matteo Renzi non ha partecipato ai lavori dell'assemblea. Il registro (la delibera era stata proposta dalla consigliera del Pd Claudia Livi) sarà riservato ai cittadini residenti a Firenze e l'iscrizione avverrà tramite autodichiarazione, con indicazione del notaio, del fiduciario o del depositario del biotestamento. I consiglieri del Pdl, prima del dibattito, avevano chiesto di rinviare il voto di ieri, con una proposta sospensiva, visto che «la legge sul testamento biologico sarà discussa in Parlamento ad inizio novembre». Ma la richiesta, messa ai voti, è stata respinta.

Rammarico e preoccupazione per la decisione assunta dal Consiglio comunale è stata espressa dalla diocesi fiorentina, che in una nota diffusa subito dopo l'approvazione della delibera che istituisce il registro dei testamenti biolgici sostiene che si è «voluto così proseguire con pervicacia su una strada a riguardo della quale si ebbe già modo di manifestare profondo dissenso e di evidenziare l'improprietà della decisione in occasione della mozione approvata nell'ultima seduta del precedente Consiglio comunale. Si tratta infatti, con evidenza, di atto ideologico, illegittimo e privo di efficacia giuridica, essendo la materia nell'esclusiva competenza del legislatore nazionale. Si deplora peraltro l'indebita e tendenziosa confusione terminologica tra dichiarazioni anticipate di trattamento e testamento biologico, l'infondatezza di ritenere alimentazione ed idratazione artificiali atti di natura terapeutica, l'evidente cancellazione di fatto del ruolo del medico che emerge dalla delibera. E a ciò si aggiungano - si legge ancora nelle nota - la possibile violazione della normativa in tema di privacy e un uso strumentale di citazioni disarticolate di documenti che in alcun modo attribuiscono rilievo giuridico alle dichiarazioni anticipate».

La diocesi di Firenze si dice dispiaciuta anche nel «constatare che alcuni  politici che si definiscono cattolici - va riconosciuto non tutti e di ciò c'è da rallegrarsi - non abbiamo percepito come in un caso come questo ricorressero quelle condizioni di coerenza con i valori fondamentali della visione antropologica illuminata dal Vangelo che richiedono ossequio all'insegnamento del Magistero. Ancora un volta la città di Firenze si trova ad essere ridotta a strumento di fughe ideologiche tese a condizionare il legislatore nazionale, senza alcun reale vantaggio per la città, offrendo nuovi pretesti di divisione, non rispettando la sensibilità di non pochi dei suoi cittadini».

Dai banchi dell'opposizione di centro destra, che ha votato contro la delibera, è stata contestata l'assenza del sindaco, mentre Fratini, dai banchi della maggioranza, in dissenso con il suo gruppo, ha parlato di «atto amministrativo inutile e strumentale». «Non sfugge a nessuno - ha aggiunto il consiglire Pd - che questa è la città che, in maniera controversa, ha dato la cittadinanza onoraria a Giuseppe Englaro. Non sfugge a nessuno che in toscana solo Pisa e Calenzano hanno istituito tale registro. Tutti gli altri comuni non ne hanno sentito il bisogno».
da Firenze Andrea Fagioli

In Sud Sudan «crocifissi» sette cristiani

da Avvenire.it - 6/10/2009

LA GUERRA DIMENTICATA

In Sud Sudan «crocifissi» sette cristiani

Prima li hanno rapiti mentre pre­gavano in chiesa, strappandoli al­le loro famiglie: tutti ragazzini sui 15-20 anni. Poi, li hanno uccisi, a picco­li gruppi. Dapprima è toccato ad un ra­gazzo, trovato attaccato ad un albero: il suo corpo senza vita era orrendamente mutilato. Quindi è stata la volta di altri sei sequestrati: chi ne ha scoperto i cadave­ri ha descritto la scena come la «parodia di una crocifissione», con le vittime legate su assi di legno inchiodati a terra. A com­piere la sanguinosa strage sono stati ele­menti del Lord's Resistance Army (Lra), un gruppo armato nato nella Uganda del Nord, responsabile di attacchi contro ci­vili nella zona che lambisce Sudan, Re­pubblica democratica del Congo e la stessa Uganda.

È stata questa la drammatica fine di set­te cattolici della diocesi di Tombura­Yambio, nel Sudan meridionale. La de­nuncia arriva dal vescovo locale, monsi­gnor Eduardo Hiibiro Kussala, che ha raccontato il tragico episodio di violen­za che segnala, una volta di più, la dram­matica situazione del Sud Sudan alle pre­se con la recrudescenza di violenza e in­stabilità sociale sulla quale si innestano i raid dei ribelli ugandesi. A denunciare l'attacco è stato monsignor Kussala: il presule ha raccontato all'isti­tuzione Aiuto alla Chiesa che Soffre che nelle scorse settimane – il rapimento è avvenuto a metà agosto, ma le difficoltà di comunicazioni hanno permesso solo adesso di far conoscere fuori dal Sudan i macabri particolari del blitz che era pas­sato sotto silenzio – un folto gruppo di miliziani dell'Lra ha fatto irruzione nel­la chiesa di Nostra Signora della Pace nel­la città di Ezo, sul confine tra Sudan, Re­pubblica Centrafricana e Congo.

A po­chi giorni dopo risale il ritrovamento del­la prima vittima, mentre una settimana dopo è avvenuto il ritrovamento delle al­tre sei vittime nei pressi della città di N­zara. Alla violenza è riuscito a sfuggire invece un sacerdote, il parroco di Ezo, padre Justin, che ha trovato rifugio in u­na foresta vicino alla città. Di fronte a questi fatti il vescovo di Tom­bura- Yambio ha lanciato un appello al­la comunità internazionale: «Senza un intervento esterno non sarà possibile fer­mare le violenze e garantire la sicurezza di donne, bambini e civili innocenti, di­venuti il bersaglio di attacchi quasi quo­tidiani », sottolinea il presule in un'inter­vista al Sudan Tribune r ilanciata da Mi­sna . «Il governo non può non agire e affron­tare il problema dell'Lra. Ci aveva pro­messo di tenere la situazione sotto con­trollo, ma vediamo invece qual è la realtà. Chiediamo alla comunità internaziona­le di fare qualcosa». E parlando con Aiu­to alla Chiesa che Soffre il vescovo ha rac­contato le tristi condizioni dei suoi fede­li: «La gente viene da me con la soffe­renza negli occhi, chiedendomi di fare qualcosa e di riportare a casa i loro figli e nipoti rapiti».

Per­ché nella mani dei miliziani ugandesi restano ancora dieci ragazzini. In risposta al nuovo atto di violenza che ha preso di mira la comunità cattolica, monsignor Kussala ha indetto tre giorni di preghiera e peni­tenza: all'evento hanno preso parte oltre 20mila fedeli. «Pensavo che potes­se venire molta gente, ma sono arrivate il doppio delle persone previste. È stato un incontro impressionante», ha com­mentato Kussala. La situazione nel Sud Sudan sta pro­gressivamente peggiorando. Secondo al­cuni dati dell'Onu, gli attacchi dei ribel­li ugandesi nel Sudan meridionale, in particolare negli stati dell'Equatoria oc­cidentale (la regione dove ha sede la dio­cesi di Tombura-Yambio) e centrale, so­no in aumento: tra agosto e settembre sono state 11 le incursioni.

Lorenzo Fazzini